La prospettiva non serve più,
diventa obsoleta, lontana dal decifrare lo spazio
che si frammenta e poi si ricompone.
Aleardo Nardinocchi
Un paesaggio visto dall’alto, finito in una ragnatela che contiene, misura, connette, scambia, incrocia.
La complessità ispessisce lo spazio, lo condiziona con una continuità di movimento per diventare, nella sua astrattezza, una specie di memoria a fasce.